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Chi ero

Ultima modifica il 4 Marzo 2024

Sono nato il 5 aprile del 1967 a Sorengo, … non preoccupatevi non vi racconto tutta la storia della mia vita, era solo per darvi un indicazione della mia età.
Sono sempre stato una persona con mille interessi che voleva provare di tutto e che si entusuiasmava facilmente e con poco.
Anche a livello professionale ho avuto modo di sperimentare e mettermi alla prova in diverse professioni e con diverse mansioni.
Iniziai il mio percorso professionale come apprendista Installatore elettricista, ma già verso la fine dell’ultimo anno compresi che quella non era la mia strada.
A quasi 18 anni avevo dovuto partecipare al corso soccorritori per ottenere la licenza di condurre, la moto era la mia passione e non vedevo l’ora di poter viaggiare autonomamente e sfrecciare su per i passi svizzeri.
Dopo poche ore che mi ero iscritto al corso, venni investito da un auto con il ciclomotore, e lì mi accorsi che quella era la professione che avrei voluto svolgere.
E così fu, a soli 20 anni ero già soccorritore professionale, a quei tempi io e il mio collega Filippo eravamo ii soccorritori professionali più giovani in Svizzera.
La mia cariera avvanzava, mi diplomai come soccorritore professionale e divenni capo turno.
Dopo qualche anno la Federazione Cantonale dei Servizi Ambulanze (FCTSA ) mi assunse par-time in qualità di docente alla scuola per soccorritori professionali.
Il mio interesse per il nuovo e l’estremo mi portò a far parte dell’allora Gruppo Tecnico di Soccorso.
Si trattava di un gruppo formato da soccorritori professionali e volontari della Croce Verde di Lugano formati per recuperi in luoghi angusti e pericolosi (cantieri, montagna, grotte,…) mediante attrezzature e tecniche specifiche.
Questa nuova attività mi aveva portato ad intraprendere anche discipline alpine quale l’arrampicata e lo sci alpinismo.
In seguito visto il mio amore per i cani, mi cimentai con l’addestramento per cani da ricerca e di salvataggio, anche se solo a livello amatoriale.
Nonostante la mia professione mi ha portato a vedere incidenti di tutti i generi, per me la moto era una passione a cui non potevo rinunciare, mi rilassava e mi dava un senso di libertà.
Infatti dai 18 anni fino al mio ricovero per Covid ho sempre avuto moto di tutti i generi e cilindrate.
Non nascondo di aver avuto qualche incidente, ma sempre senza grosse lesioni, più che altro contusioni ed escoriazioni.
E per non lasciarmi mancare nulla, con i miei colleghi della Croce Verde, ho frequentato il corso per ottenere il brevetto subacqueo “Open Water”; l’acqua è sempre stato un ambiente dove mi trovavo a mio agio.
Da ragazzo, fino ai 16 anni infatti facevo nuoto a livello agonistico.

Avrei continuato con questa professione fino alla pensione se non che, un giorno ebbi un incidente con gli sci.
Incidente di cui non ricordo nulla a causa del trauma cranico, in quell’occasione lesionai una spalla e le vertebre a livello lombo-sacrale.
Il mio fisico da quel momento ha iniziato una fase discendente, avevo spesso dolori alla schiena e alla spalla, e la professione di soccorritore non aiutava certo a migliorare la mia condizione fisica.
In quel periodo infatti non esistevano barelle elettriche o presidi meccanizzati che ci potessero aiutare, tutto veniva fatto ancora manualmente con la forza delle braccia e la schiena ne risentiva.
In quel periodo lavorare era diventato un supplizio, avevo continui dolori alla schiena e in 2 occasioni mi lussai la spalla destra.
Venni operato alle 2 spalle e successivamente mi vennero fissate le vertebre L4,L5,S1.
Già da qualche anno mi ero interessato all’informatica, era un campo che mi interessava parecchio, anche in quanto era la novità del momento, parlo degli anni novanta.
Inizialmente mi formai autonomamente con libri e tante notti passate davanti allo schermo.
Mi ricordo ancora il mio primo PC, un Athena x386 con 2 Mb di RAM e 60 MB di Hard disk con Microsoft Windows 3.1, mi era costato un occhio della testa.

Scusate, ma ora devo andare per la terapia di fisioterapia, infatti sono ancora ricoverato a Novaggio, per la terza volta (siamo nel 2023) sto svolgendo un ciclo di riabilitazione intensa della durata di un mese.
Ci rivediamo tra un oretta!

Sono tornato, dove ero arrivato?
Adesso ricordo, cosa non semplice visto che dopo il Covid spesso mi capita di avere dei vuoti di memoria.

I dolori e il nuovo interesse per l’informatica mi indussero a cambiare professione.
Era un azzardo in quanto non avevo una formazione specifica, mi ero formato da autodidatta e questo non giocava a mio favore, ma a quel tempo non avevo ancora famiglia e rischiare faceva parte della mia indole, pertanto mi buttai in questa nuova avventura.

Inizialmente andai a lavorare in una ditta della regione (grazie a quello che sarebbe poi diventato mio cognato) per poi essere assunto nell’allora TSI (Televisione Svizzera di lingua Italiana).
Chi fosse interessato al mio trascorso professionale, può consultare il mio curriculum vitae online all’indirizzo: https//m-achermann.com

Nel frattempo mi sono sposato con Mirna e negli anni 2000 – 2002 abbiamo avuto 2 stupendi figli, Aaron e Asia.
Dopo qualche anno mi sono reso conto che senza un diploma il mio futuro sarebbe stato incerto ed avendo famiglia questa condizione mi turbava molto.
Nel 2006 decisi di rimettermi in gioco e studiai informatica per 3 anni ottenendo il diploma.
Da li partii come informatico per poi diventare docente, ispettore del tirocinio e infine vice direttore di un istituto scolastico professionale.
Da 2 anni ero vicedirettore e all’improvviso arriva il CoronaVirus, … infatti inizialmente lo chiamavano così.

Chi mai avrebbe previsto che andasse a finire così …

Qualche immagine di com’ero.

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